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TRENO VERDE 2010TRENO VERDE 2010Allestimento internoProspetti interni
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CONTESTI IMMATERIALI
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CONTESTI IMMATERIALI
  • gruppo di progettazione:
    arch. Denis Zaghi - arch. Elisa Succi
  • committente:
    Guidobaldi Allestimenti
  • anno: 2010
  • luogo: Roma (ROMA) - Italia
  • tipologia: Allestimenti
Allestimento di un vagone espositivo del treno verde 2010
In una società frenetica, in cui relazioni ed azioni avvengono con tempi sempre più brevi in spazi sempre più ampi, il mezzo di trasporto è divenuto strumento “scontato” che si pone alla base dei rapporti lavorativi ed interpersonali. Lo sviluppo e l’affermazione di tale prassi genera una diffusa congestione delle reti di comunicazione, ed incide pesantemente sulla qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente e quindi della vita.

Sulla base di questa brevissima premessa, che riassume in modo semplicistico una problematica in continuo sviluppo, la proposta di allestimento che presentiamo vuole idealizzare un “viaggio”, diverso da quello che siamo abituati ad affrontare di giorno in giorno, ma in grado di mostrare uno spiraglio, ricordare (tutti sanno dell’esistenza del treno ma a volte si tendono a scordare i vantaggi che offre) che esiste la possibilità di ovviare a gran parte degli inconvenienti che ci opprimono ogni qualvolta sia richiesto un nostro trasferimento (sia per ragioni lavorative che private).

IL CONCEPT

Il concept smaterializza l’immagine del binario, costituito da due lunghissimi elementi metallici ed una fitta sequenza di traversi in legno, in una ritmata alternanza di spazi scenografici in cui il visitatore avrà la possibilità di “immergersi”.

In questo processo di astrazione, i due gradini che corrono lateralmente per tutta la lunghezza della carrozza (e che ospitano le bocchette di ventilazione) divengono binari, mentre la scandita sequenza di tubi che sostiene le quinte sceniche rimanda ai traversi in legno.

I finestrini, lasciati a vista al fine di non modificare la morfologia dello spazio, e preservare quindi la riconoscibilità del vagone ferroviario, divengono “finestre sul mondo” ed i paesaggi stampati che ci circondano amplificano ulteriormente questa sensazione di immersione nel paesaggio.

I corpi illuminanti continui a soffitto, che provvedono alla retro-illuminazione delle stampe (per lo più immagini di cielo), assolvono la funzione della luce del sole, energia pulita per eccellenza.

La pavimentazione, costituita da una moquette di colore rosso, vivacizza e “riscalda” lo spazio e raffigura “Freccia Rossa” (eccellenza del gruppo Ferrovie dello Stato) nel suo percorso ecologicamente sostenibile+ attraverso l’Italia.

Il percorso ha un andamento forzatamente sinuoso, così che il visitatore sia stimolato a “scoprire” l’ambiente che segue, evitando tuttavia che questa tipologia distributiva (anche in funzione del ristretto spazio disponibile)  renda “chiuso e soffocante” l’ambiente.

Stiamo eleborando la richiesta
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