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Dettaglio dell elemento   a gelosia  Corpo illuminante da cui si è sviluppato il concept dello standCONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALICONTRASTI EMOZIONALI
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CONTRASTI EMOZIONALI
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CONTRASTI EMOZIONALI
  • gruppo di progettazione:
    arch. Denis Zaghi, Format Design Studio (light design), Fontemaggi Allestimenti (disegni costruttivi e realizzazione), Digialta (installazione video), Eyeon (domotica architetturale), Tutondo (hi-fi sound)
  • committente:
    Lucifero's S.r.l.
  • anno: 2011
  • luogo: Rho - Milano (MILANO) - Italia
  • tipologia: Allestimenti

Stand Lucifero's ad Euroluce 2011 - Rho - Fiera Milano

 

Luce ed ombra, chiaroscuro, tecnologia e fascino, bianco e nero, suggestione e pratica, trasparenza e mistero, leggerezza e lusso sono i contrasti che la luce di lucifero’s vuole trasmettere a livello emozionale nell’installazione per lo spazio all’interno di euroluce 2011.
Lo stand diviene luogo dell’incontro, spazio di suggestione nel quale il visitatore è portato a “vivere” il messaggio che l’azienda vuole trasmettere, senza essere bombardato da una lunga  rassegna di prodotti. La curiosità ed il comfort visivo inducono ad entrare; la ricerca e la dinamicità lo portano a soffermarsi e a scoprire gli spazi.
L’intervento si presenta come la razionalizzazione dimensionale di uno spazio vuoto, segnato dalla profonda dicotomia dei contrasti emozionali rappresentati dalla successione, alternanza e talvolta sovrapposizione dei colori bianco e nero. Il bianco (opaco) diviene emblema di trasparenza, freschezza, poesia, leggerezza, contrapposto al nero (lucido), espressione di raffinatezza, mistero, lusso ed elegante tecnologia.
La presentazione di due nuove famiglie di prodotto diventa il leitmotiv di questa dinamica duale, nella quale ciascuna delle due, in un confronto dinamico, cerca di affermarsi sull’altra come rappresentativa della nuova immagine lucifero’s. Le forme degli oggetti presentati vengono declinate nei modi più diversi, diventando generatrici delle geometrie architettoniche, decorazione in facciata, sedute, prodotto, materia e luce®.
Lo stand si presenta dunque come la traduzione materica di un concetto (o meglio di due), nella quale i prodotti (concept, di nuova produzione, già affermati) sono parte di un insieme, sono fusi con l’apparato architettonico, senza alcuna velleità autocelebrativa.
La composizione si basa interamente sulla declinazione del modulo base per eccellenza (il cubo), come rappresentazione allusiva ai numerosi sistemi modulari prodotti dall’azienda. Il cubo viene scavato e smaterializzato (lasciando visibile solo la sua struttura “wireframe”) e così moltiplicato, scalato ed assiemato sino a generare la definizione dello spazio. Dal modulo minimo (15x15 cm), al modulo massimo (500x500 cm) l’aspetto rimane sempre lo stesso ma la funzione cambia.
Lo stand, che si trova ad uno dei crocevia di maggior percorrenza del padiglione 13, dispone di due lati liberi, uno lungo (di maggiore permeabilità) ed uno corto (parzialmente chiuso, con giochi di vedo-non vedo). Arretrato dal lato lungo, in modo da non costituire “valico” si trova, nella parte centrale, il l’area di controllo / gestione, che risulta così visibile da ogni punto dello stand e diviene elemento di riferimento per i visitatori senza dissuadere l’ingresso per eccessiva incombenza. Il nucleo servizi centrale si compone di due banconi (uno più grande per le informazioni ed uno più piccolo destinato a bar) comunicanti, con altrettanti depositi di servizio (uno per ciascuna area).
Attorno al “centro servizi” si susseguono spazi a diversi livelli di permeabilità:
- anticamera delle presentazioni: spazio a permeabilità massima (sia visiva che fisica) e che serve ad ospitare chi, non conoscendo lucifero’s, devia dal percorso principale per “un’occhiata”.  Area in forte connessione con la “piazza della comunicazione”;
 
- piazza della comunicazione: è l’area più dinamica (videoproiezioni), che deve attrarre ed affascinare il visitatore inducendolo  a soffermarsi e a scoprire gli altri ambiti funzionali dello stand. E’ fortemente collegato all’anticamera delle presentazioni poiché deve catturare l’attenzione di chi si è addentrato nell’area per una “esplorazione conoscitiva”;
 
- lounge emozionale: si tratta di uno spazio dedicato all’intrattenimento ed al dialogo non riservato, ove si possono scambiare idee, informazioni e contatti in maniera informale. Il bar che presidia quest’area rende molto più conviviale il rapporto. L’atmosfera scura, dominata da effetti luminosi di impostazione “fashion”, rende intimo ed al tempo stesso raffinato lo spazio;
 
- salotto del dialogo: è un’area a carattere più riservato, servita dall’adiacente bar, dedicata ai rapporti importanti. Posizionata in modo da risultare ben visibile, è tuttavia delimitata da vetrate trasparenti, che le conferiscono un maggior livello di prestigio ed al tempo stesso di privacy;
 
- galleria prodotti: è lo spazio più “commerciale” dello stand e viene disposto perimetralmente, in modo da divenire un percorso parallelo, da vivere qualora l’immagine d’insieme abbia catturato il visitatore. Consente di avere spazi allestibili con prodotti a catalogo, senza che questi tolgano “il palco” al messaggio ed ai prodotti selezionati per il lancio in fiera.
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